Mi presento: sono una persona.

Il termine “persona“deriva dal latino personare ( suonare attraverso) e risale al tempo in cui gli attori comunicavano stati di collera, gioia o tristezza, indossando maschere la cui mimica veniva rafforzata dall’effetto della parola che risuonava dall’interno.
Tutte le persone hanno diritto di esprimersi e comunicare qualsivoglia emozione o pensiero. Gli attori, i cantanti, gli artisti in genere, lo fanno per attitudine o per guadagnarsi la vita o entrambe le cose, o semplicemente perchè non ne possono fare a meno, è il motivo del loro esistere. Per cui succede che abbiano l’incarico di eseguire, diventare strumenti della creazione altrui (l’attore nelle mani di un regista, l’interprete di una canzone scritta da un autore, l’esecutore di una partitura composta da un altro musicista etc.etc.) così come succede che gli artisti siano al contempo creatori ed esecutori. Questi ultimi convogliano la loro creazione, cantano testi propri carichi di significato, improvvisano una danza e creano stili nuovi, danno vita ad una scultura o altro tipo di opera. Anche un attore che sia fedele al testo e che venga diretto in modo poco “flessibile”, si esprimerà sempre in modo in parte personale, darà sempre qualcosa di sé. Per cui, in tutti i casi, si è strumenti di comunicazione, di visioni di vita, idee e messaggi al prossimo (anche se alcuni sono finiti a parlare da soli o al vento).

Trovo assurdo e miope disapprovare che una persona dello spettacolo esprima pubblicamente il suo punto di vista, che si debba auto censurare, su qualsivoglia argomento, politica inclusa. Accolgo quindi con gioia la proposta del direttore che mi offre una finestra a cui potermi affacciare in osservazione e ponderazione dei vari avvenimenti che ci scorrono intorno, condividendoli in qualità di donna di spettacolo, ma soprattutto di “persona.”
Un appuntamento all’insegna del comunicare, denunciare, proporre in analisi, e quindi il “dire” seguito da un “agire”.

Il mio spazio accoglierà interviste, contenuti video e ciò che mi ispirerà il cuore. Per il primo numero di Condivisione Democratica (quanto mi piace questo titolo!) offro un piccolo contributo video nato tra i flutti e sospinto dal mio desiderio di fare qualcosa per il pianeta. Concludo con una breve auto intervista, per iniziare un appuntamento mensile che mi vedrà perlappunto intervistare diverse tipologie di persona, dal politico all’artista, dall’uomo e dalla donna di strada (lo dico, si lo dico e lo confermo, donna di strada… perché dovrei sostituirlo con donna qualunque, quando il concetto per l’uomo calza perfettamente?), al personaggio in vista. E quindi mi sembra ragionevole iniziare con la sottoscritta:
Loretta, vuoi dirci cosa pensi della…
Fermi tutti mi blocco! Direttore, possiamo fare in modo che le domande mi vengano rivolte direttamente dai lettori? Si, questo mi piace, un vero “filo diretto”.

E allora, rimandiamo al prossimo numero la mia intervista, insomma, le mie risposte alla vostra intervista, insomma, ci siamo capiti.
Scrivete a DilloaLoretta@condivisionedemocratica.com