La Rivoluzione Interiore
Una intervista surreale di un aspirante mistica al maestro spirituale Osho.
Nel primo numero di Condivisione Democratica avevo annunciato che avrei dato spazio ad interviste di varia natura, senza schemi preordinati.
Bene, sono ora in collegamento eterico col rivoluzionario filosofo, guida spirituale Osho, di cui ho letto molti preziosi insegnamenti.
Colgo l’opportunità creata dal mio attuale stato vibratorio energetico alto e aperto verso il Divino, per sedermi a prendere un tea con lui e chiedergli due cosine.
Guai a chi non mi prende sul serio, non sto scherzando! La sala da tea si trova in un meandro protetto in fondo al mio cuore: eccomi, lo vedo, è adagiato su una morbida poltrona avvolta da luce tenue e calda, mi sorride, mi accoccolo ai suoi piedi, ci siamo!
Rajneesh, ti ho cercato per avere una tua visione riguardo la necessità di fare del bene, di dare un apporto alla collettività per la salvezza del mondo intero. Cosa possiamo fare rispetto all’apparente prevalere della negatività, le condizioni di vita miserevoli, le guerre, le ingiustizie sociali?
La tua casa è in un caos indescrivibile, il tuo stesso essere è una confusione inestricabile, come puoi avere una prospettiva che ti permetta di comprendere problemi più grandi, sconfinati? Ancora non hai neppure compreso te stesso: infatti ogni altra partenza risulterà falsa!
Si d’accordo, la rivoluzione esteriore è inutile se prima non facciamo la nostra rivoluzione interiore ma se nel frattempo la casa sta bruciando insieme a tutta la città, resto a guardare?
Ricorda: tu sei il problema del mondo, sei tu il problema, a meno che tu non sia risolto, qualsiasi cosa farai potrai solo rendere le cose ancora più complicate. Persone che sono in un incredibile stato di confusione mentale iniziano ad aiutare gli altri, propongono soluzioni: questa gente ha creato al mondo più problemi di quanti ne abbia risolti. Questi sono i veri faccendieri, gente abile a manipolare e a ingannare: i politici, gli economisti, i cosiddetti benefattori, i missionari. Questi sono i veri truffatori: ancora non sono venuti a capo della propria consapevolezza interiore e sono pronti a balzare addosso a chiunque, per risolvere tutti i problemi altrui. In realtà, agendo così evitano e sfuggono dalla propria misera realtà.
Però, se dopo aver fatto un proprio percorso introspettivo si è giunti ad avere la propria casa abbastanza in ordine, come si può restare indifferenti alla sofferenza altrui? Mi sono dedicata all’autoconsapevolezza da quando avevo quindici anni e per molti anni mi son detta: se non aggiusto il mio mondo interiore, quello esteriore non potrà cambiare, e continuo a credere che sia così! Ma da un po’ di tempo sta premendo in me un disagio, un bisogno di schierarmi, fare qualcosa di netto a favore del bene, come si può restare indifferenti, non è da codardi?
In India si narra che un re, molto sciocco, si lamentò che il terreno accidentato gli feriva i piedi, per cui ordinò che l’intero regno venisse rivestito con un tappeto di pelle di vacca, così da proteggere i suoi piedi dalle asperità. A quella notizia il giullare di corte si mise a ridere, era un saggio, e disse:” L’idea del re è semplicemente ridicola!”. Il re andò su tutte le furie e disse al giullare:” Mostrami un’alternativa migliore o verrai giustiziato!”. Il giullare disse: “Maestà, potete tagliare due solette di vacca e usarle per proteggere i vostri piedi”. E fu così che furono inventate le scarpe. Non è affatto necessario coprire l’intero pianeta con tappeti di pelli di vacca, copriti semplicemente i piedi e i tuoi piedi rivestiranno l’intera Terra. Questo è l’inizio della saggezza.
Ora però siamo in un’epoca in cui si rischia l’autodistruzione, tu forse mai avresti detto che nel 2019 saremmo sati sull’orlo del baratro!?
Sono d’accordo, esistono problemi enormi, c’è un’esplosione di ogni sorta di follia, questo è vero, ma io insisto: il problema sorge nell’anima individuale, l’inizio deve essere entro di te, questa è la prima cosa. Quando avrai risolto questo, allora il tuo interesse per i problemi del mondo sarà focalizzato sulla radice dei problemi, non sui sintomi: la persona risvegliata sa dove si trova la radice del problema e fa di tutto per operare su quella radice, per cambiarla…
(Intanto voi non mi vedete, ma sto agitando il pugno in aria in segno di vittoria, mentre Osho è distratto dalla tazza di te che sta sorseggiando), hops, mi ha beccato! Continua con tono potente:
La povertà non è la radice, la radice è l’avidità: voi continuate a lottare contro la povertà, è l’avidità che deve essere sradicata. La guerra non è il problema, il problema è l’aggressività dei singoli individui. Potrete fare tutte le marce che volete, questo non fermerà la guerra!
Qui però, con tutto il rispetto per la verità delle tue parole, ti voglio informare (dalle tue parti è giunta voce?) che è appena nato dalle piazze un’unione di intenti meravigliosa di persone chiamate “le sardine”. Ho deciso di unirmi a loro in nome dell’antirazzismo, antifascismo, ambientalismo. Questo è il decimo ed ultimo punto della “carta dei valori” di questa folla oceanica che chiede pace, collaborazione, diritti uguali per tutti e tante altre cose belle, e lo dedico a te, Osho Rajeensh: punto 10. Se cambio io, non per questo cambia il mondo, ma qualcosa comincia a cambiare. Occorrono speranza e coraggio
Leggo un guizzo di entusiasmo negli occhi profondi del grande saggio, mi inchino alla sua saggezza e torno tra la folla, sardina tra le sardine, yesss!!!