Intervista a Valeria Acciaro

Recentemente una sua opera è stata esposta a Venezia nell’ambito della rassegna “International Contemporary art” a cura di Giorgio Gregorio Grasso, ci racconti questa sua esperienza.

Il quadro esposto alla ‘Venice Art Gallery’, nell’ambito della mostra Internazionale, è un pretesto creativo per comunicare quel ritmo vitale, incessante ed espressivo che contamina l’immaginario dell’osservatore. 

Nella incantevole e suggestiva atmosfera di Venezia, la mia opera d’arte si configura in una dimensione globale e non soltanto estetica.      

Bellissima mostra che ha visto l’esposizione di opere di grande pregio, realizzate da artisti internazionali qualificati, sapientemente selezionati da Giorgio Gregorio Grasso, che non ha lasciato nulla al caso. L’evento, di grande successo, ha apportato un contributo notevole anche per quel che riguarda l’avvio della vendita televisiva delle opere esposte per beneficenza. Professionalità e umanità contraddistinguono il bravissimo critico d’arte.  

Ci parli del rapporto con i suoi studenti.

In qualità di docente di Liceo Artistico, il mio lavoro educativo è indirizzato agli studenti nella globalità del loro essere, al fine di promuove nella sua totalità la loro crescita e la ricerca di emozione.

Credo che, l’importanza educativa dell’arte, faccia sì che si determini in loro quel senso di responsabilità, al punto da uniformarsi alla coerenza.  

Il mio impegno con la generazione dei “nativi digitali”, dipendenti da social a volte totalmente inutili per il loro benessere, si pone nella prospettiva di favorire un comportamento corretto e il rispetto delle regole, in un rapporto di fiducia reciproca. È opportuno precisare comunque l’importanza delle tecnologie e i molteplici vantaggi offerti alla scuola. 

Ricordo anche con molto piacere i miei anni di insegnamento di Didattica dell’Arte, svolto presso l’Accademia di Belle Arti che ritengo sia stato altamente formativo per i miei studenti e le mie studentesse, alcune delle quali – anche mie coetanee – da qualche anno hanno intrapreso la carriera dell’insegnamento e questo non può che rendermi felice.  

Le sue varie professionalità di certo saranno contaminate tra di loro poiché il suo messaggio, seppur diversificato nelle varie attività, sarà un elemento univoco della sua personalità. Qual è messaggio che vuole trasmettere?

Adoperare l’arte come verità dei sensi, dove la sensibilità artistica e la semplicità creativa hanno il valore duplice delle mediazioni e dei significati emozionali.           

Penso, indubbiamente, che la potenza del dato percettivo possa contribuire notevolmente su quel processo di crescita che determina alla fine la compiutezza, intesa come l’effetto di determinate azioni, l’aggiunta di valore ad una certa esperienza. 

È fondamentale comprendere come la compiuta decodificazione dei principi percettivi può affinare e di conseguenza soddisfare, nella sua globalità, lo sviluppo del dato creativo.  

Quali sono le maggiori difficoltà che incontra una donna-artista?

Non saprei, in quanto io non ne ho incontrate. 

Ci racconti il suo futuro.

Posso soltanto affermare con certezza che tutto è in movimento e ha il colore del cielo.  

L’arte è stata fondamentale in questo momento delicatissimo e ci ha aiutati molto, c’è la speranza che si vada verso una riscoperta di ciò che spesso fretta, tecnologia e progresso economico hanno fatto accantonare o addirittura dimenticare?

I lockdown imposti dai vari Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), al tempo del Covid-19, hanno modificato radicalmente le nostre vite e l’Arte ha allietato questo drammatico momento, in quanto grazie al contributo di Internet la gran parte delle persone ha avuto l’occasione anche solo semplicemente di guardare e conseguentemente apprezzare un’opera d’arte.    

L’attuale situazione, ritengo non di difficile soluzione, ha stimolato l’animo collettivo a una maggiore riflessione e rivalutazione di quei valori imprescindibili e sottovalutati dall’incessante e crescente frenesia della società contemporanea.    

Ri-scopriamo in tal modo la semplicità della vita quotidiana e il piacere di una tranquilla passeggiata oppure di un semplice caffè.