Alberto Fortis: Siamo tutti piccoli Istanti di UN enorme Firmamento .

IL POEMA DADAISTA

@Lavizzari Donatella

PREMESSA.

Per fare un poema dadaista Tristan Tzara formulò questa ricetta:
Prendete delle forbici, scegliete nel giornale un articolo che abbia la lunghezza che contate di dare al vostro poema. Ritagliate l’articolo, ritagliate quindi con cura ognuna delle parole che lo formano e mettetele in un sacco. Agitate piano, tirate fuori quindi ogni ritaglio, uno dopo l’altro, disponendoli nell’ordine in cui hanno lasciato il sacco.
Copiate coscienziosamente il poema.
Vi somiglierà
’.

Pensando all’Essenza di Al, all’Uomo e all’Artista, ho estratto da un sacco immaginario alcune parole e gliele ho mostrate sotto forma di collage tematici.
Ed ecco il suo Poema.

In questo puzzle c’è un bel riassunto delle tematiche che sono un po’ i fili portanti della mia scrittura.
Devo dirti che questo collage di pensieri, se devo tradurlo in una mia produzione, mi rimanda a “Do l’anima” che ha dato il titolo all’album di cui abbiamo parlato prima.
Soprattutto in un momento come questo, le tre parole che mi arrivano di più sono INCANTESIMO, BAMBINI E GIOIA.
Sono i nostri vaccini per il futuro.
Dobbiamo rompere l’orribile INCANTESIMO che si è manifestato in questi ultimi anni di pandemia e guerra. Spero che ne sia fatto presto un altro che porti GIOIA e la voglia e il coraggio di procreare.
Come sosteneva Gandhi, la nostra vita dovrebbe essere piena di Musica, in modo che la melodia pervada tutte le nostre azioni.

Trovo questo puzzle più carnale, più viscerale, rispetto al primo. Si affonda sul concetto di amore, della follia e di rompere gli schemi.
Sulla donna ho scritto sempre molto.
La passione mi appartiene e mi fa pensare anche a quella tragica, legata alla figura di Cristo. Passione dettata comunque dall’amore e, se vuoi, da una follia per amore. Volendo vivere Cristo come il più grande Profeta della storia, che è riuscito a dividere il Tempo tra il prima e dopo di Lui, rimane un Cristallo a cui riferirsi.
Dobbiamo sempre avere passione nella vita, anche se i tempi ci mettono a dura prova. Non possiamo vivere senza di essa.
Poiché mi piace fare sempre riferimento alle cose che ho scritto, Sindone é il brano che parla di tutto questo.

Questo è un bell’excursus. Queste parole diventano quasi magma vivo. Si vede l’onda.
Quello che colgo immediatamente è la frase ‘le cose magiche avvengono di notte‘. Per quanto mi riguarda è vero. E’ il momento in cui si fa tesoro di molte menti che riposano e quindi il traffico dell’etere è meno denso e si riesce a captare maggiormente, a mettersi in connessione con le meraviglie del Creato. La notte apre numerose ‘piste di decollo’.
C’è la magia del silenzio, di cui parlava Neruda. Nel silenzio c’è il ritrovarci con la nostra vera Essenza. E’ una dimensione rivelatrice.
Si è più a faccia a faccia con se stessi, perché la notte ti porta a scavare molto più in profondità.
Magical thinghs happen at night mi piace anche come slogan.

La frase più bella di questa billboard è Ho imparato a essere, perché rappresenta il processo di crescita di ognuno di noi
Qui si tocca il concetto dell’essere libero, dell’essere un sognatore, del mettersi a nudo e dell’essere visionario.
Chi sei? Chi fa arte lo sa. L’Artista da sempre è questo borderline che vive tra tormento e soddisfazione. E io amo aggiungere che vive di intuizione, che costituisce una grande arma.
Se si chiede cos’è l’intuizione, la risposta rimane sempre abbastanza vaga. L’intuizione è l’immaginazione sommata alla forza di volontà.
Io intuisco perché immagino. Sono un visionario ma poi mi adopero per cercare di concretizzare la visione che ho avuto.
Vado a cercarla, vado a dargli una forma.
E qui si ritorna ad Einstein: “l’immaginazione é più importante della conoscenza.”