‘MASTERS of WAR’

courtesy by Sergio De Agostini

“La guerra piove dal cielo.
L’assalto violento del passato al futuro.
In mezzo ci sono le persone.”

@FondazioneFeltrinelli 

A farne le spese, come sempre, sono i civili, vittime e spettatori innocenti di una guerra che vede in gioco molti interessi.
Credo che la vita umana, di ciascuno di noi, sia un valore, un fine, e che non possa mai essere ridotta a un mezzo, assoggettabile o addirittura spendibile, sull’altare della finanza o del mercato o della politica.
E’ l’etica che deve guidare la politica, non viceversa.

Paolo Veronesi – Presidente di Fondazione Umberto Veronesi ha dichiarato che la crisi ucraina rappresenta, oltre a una profonda crisi internazionale a livello politico, una crisi umanitaria che sta causando feriti, morti e costringe un numero ancora imprecisato di persone a lasciare le loro case. Potrà avere anche conseguenze disastrose sulla salute dei pazienti, adulti e bambini, e sul sistema sanitario già fragile.
“Per questi motivi, occorre lavorare instancabilmente a una soluzione politica e diplomatica della crisi che eviti le tragiche conseguenze di un conflitto.”

Il Comitato esecutivo dell’Organizzazione europea contro il cancro ha rilasciato in data 1 Marzo la seguente dichiarazione:

Stiamo ricevendo notizie spaventose di violenze contro le strutture sanitarie in Ucraina. Questo è imperdonabile e riprovevole. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha precedentemente – e all’unanimità – approvato risoluzioni che sottolineano che gli attacchi contro gli operatori sanitari sono crimini di guerra. Questi attacchi alle strutture sanitarie ucraine che stanno causando perdite di vite umane e sofferenze umane devono finire immediatamente.
Durante questo conflitto, è ferma convinzione dell’Organizzazione europea contro il cancro che ogni paese in Europa abbia il dovere etico di facilitare l’assunzione di malati di cancro ucraini che cercano cure.’

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courtesy by Pierpaolo Perazzolli

Mentre l’assedio di Kiev diventa sempre più massiccio, sui media vengono condivise le immagini di questa folle aggressione.
i bombardamenti a Mariupol, la presa di Kherson, il raid aereo a Chernihiv (a nord dell’Ucraina), i combattimenti a Enerhodar (nel sud dell’Ucraina), la terribile conta di morti e di feriti, squarciano la cortina di silenzio e disinformazione che accompagna una guerra. Penso a Polina, 10 anni con la sua ciocca di capelli rosa; penso a Sasha, la pensionata dilaniata da un razzo perchè non voleva abbandonare il suo cane; penso a Oleg e a Irina, sterminati senza alcuna pietà mentre tentavano di fuggire in auto.
Ogni giorno vediamo immagini strazianti di vittime innocenti.
Questa guerra sta avendo ripercussioni su milioni di civili.
La crisi umanitaria si fa sempre più grave.
Sono centinaia di migliaia i cittadini ucraini che vengono accolti negli altri Paesi: un vero e proprio esodo.
Questo sta accadendo anche da noi dall’inizio del conflitto. Il Viminale ha reso noto che le principali destinazioni sono Roma, Milano, Bologna e Napoli.
E’ in atto una grande operazione di solidarietà, in sinergia con la comunità ucraina residente in Italia e le varie autorità coinvolte, al fine di costruire percorsi di accoglienza e integrazione, onde evitare tensioni sociali o altre difficoltà.

Sono molti gli aiuti che vengono inviati in Ucraina.
Tra le tante iniziative messe in atto, voglio ricordare la spedizione milanese formata da volontari e capeggiata dall’Arcivescovo della Chiesa ortodossa di San Nicola, Avondios Bica, che dal capoluogo lombardo hanno viaggiato per quasi due giorni, senza soste per la notte, e hanno raggiunto Siret sul confine tra la Romania e l’Ucraina, riuscendo a consegnare viveri e farmaci custoditi in sedici tir.

Di questa Odissea per la Pace ho raccolto la testimonianza di Gianfranco D’amato.
Potete leggerla al seguente link:

Gianfranco D’Amato: l’Odissea della Pace

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Sul fronte energetico, inoltre, questa guerra ha evidenziato una forte vulnerabilità: l’Europa ha preso coscienza della forte dipendenza dalla fornitura di gas sovietico (é stato stimato che l’Italia dipende per più del 40%).
Dovremo fare dunque i conti con questa realtà nella prospettiva di una transizione energetica che necessita al più presto di risposte politiche coraggiose e ben delineate.
Antonio Guterrez, segretario generale dell’ONU ha dichiarato che stiamo andando verso il limite dell’abisso e il costo della nostra inerzia sale. In alcune situazioni ci stiamo avvicinando ai peggiori scenari ipotizzati dagli scienziati, con conseguenze per le persone e per tutti i sistemi naturali che ci sostengono.
Sono convinta che non sia mai troppo tardi per cambiare rotta.

Foto: Földes András
Foto: Földes András