‘MASTERS of WAR’
MUSIC FOR PEACE
di Marco Marsano
ORSA TPL Genova, Radio Torriglia Sound e Acidus
La guerra torna a bussare alle porte di casa nostra; dopo i Balcani ecco oggi l’Ucraina.
Una guerra esplosa per una decisione unilaterale che ha visto, per ora, il fallimento della diplomazia e la risposta della comunità internazionale fatta di sanzioni nei confronti della Russia e invio di armamenti all’esercito ucraino.
Come ogni guerra, anche questa porta con sé il suo carico di profughi e in questa ottica si sta muovendo l’associazione genovese Music for Peace, fondata da Stefano Rebora e dalla moglie Valentina Gallo, impegnata da anni a portare aiuti e sostegno in contesti di guerra, che ha deciso di dare asilo a tre ragazze ucraine, studentesse all’Università di Leopoli, città dell’Ucraina occidentale al confine con la Polonia.
Alina, Anastasia e Olga sono passate nel giro di pochi giorni da essere normali ventenni ad essere profughe di guerra.
La loro fortuna è stata quella di risiedere in una città a confine con l’Occidente, dalla quale è stato relativamente semplice raggiungere la salvezza, ma ognuna di loro ha lasciato amici e parenti sotto le bombe.
“Ogni volta che parliamo con loro – dichiarano – potrebbe essere l’ultima. È attraverso gli smartphone che ci aggiornano sul drammatico evolversi degli eventi. Il nostro impegno sarà quello di mandare al nostro popolo ciò di cui hanno bisogno. Teniamo a far capire all’Europa che c’è bisogno di maggiori aiuti e di creare corridoi umanitari“.
Tutte e tre provengono dal Donbass e sono quindi russofone e tengono a precisare che molti russi non sono d’accordo con Putin e con la sua propaganda, ma non possono reagire perché rischierebbero fino a quindici anni di carcere.
Alina ha 24 anni ed ha lasciato il fratello e la cognata a Kiev, con gli occhi gonfi di lacrime dice: “È impossibile pensare al futuro, perché in questo momento non c’è futuro“.
Anastasia ha 30 anni ed ha lasciato i nonni in Donbass, perché impossibilitati a muoversi.
Olga ha 27 anni e tiene a precisare che: “Senza aiuti l’Ucraina non riuscirà a resistere e che in questo momento sta difendendo l’Europa col proprio sangue“.
“Al momento non è semplice per chi opera con le nostre modalità, raccogliere, confezionare e distribuire autonomamente generi di prima necessità – sostiene Valentina Gallo, responsabile di Music for Peace – ma certamente non appena avremo trovato i contatti con le organizzazioni umanitarie al confine con la Polonia, si potrà inviare alimenti e medicine. Le ragazze sono devastate per il precipitare degli eventi, soffrono di sensi di colpa per aver scelto di lasciare il Paese, ci impegneremo anche a dar loro un supporto psicologico. Ricordiamo – conclude la Gallo – che Music for Peace ripudia tutte le guerre, come da articolo 11 della Costituzione.
Siamo indignati per tutte le guerre che esistono al mondo, questa fa semplicemente più paura perché è più vicina, ma non esistono profughi di serie a e di serie b“.