‘MASTERS of WAR’

MUSIC FOR PEACE

di Marco Marsano
ORSA TPL Genova, Radio Torriglia Sound e Acidus

courtesy by Alex Di Viesti

La guerra torna a bussare alle porte di casa nostra; dopo i Balcani ecco oggi l’Ucraina.
Una guerra esplosa per una decisione unilaterale che ha visto, per ora, il fallimento della diplomazia e la risposta della comunità internazionale fatta di sanzioni nei confronti della Russia e invio di armamenti all’esercito ucraino.
Come ogni guerra, anche questa porta con sé il suo carico di profughi e in questa ottica si sta muovendo l’associazione genovese Music for Peace, fondata da Stefano Rebora e dalla moglie Valentina Gallo, impegnata da anni a portare aiuti e sostegno in contesti di guerra, che ha deciso di dare asilo a tre ragazze ucraine, studentesse all’Università di Leopoli, città dell’Ucraina occidentale al confine con la Polonia.

Alina, Anastasia e Olga sono passate nel giro di pochi giorni da essere normali ventenni ad essere profughe di guerra.
La loro fortuna è stata quella di risiedere in una città a confine con l’Occidente, dalla quale è stato relativamente semplice raggiungere la salvezza, ma ognuna di loro ha lasciato amici e parenti sotto le bombe.
Ogni volta che parliamo con loro – dichiarano – potrebbe essere l’ultima. È attraverso gli smartphone che ci aggiornano sul drammatico evolversi degli eventi. Il nostro impegno sarà quello di mandare al nostro popolo ciò di cui hanno bisogno. Teniamo a far capire all’Europa che c’è bisogno di maggiori aiuti e di creare corridoi umanitari“.

Tutte e tre provengono dal Donbass e sono quindi russofone e tengono a precisare che molti russi non sono d’accordo con Putin e con la sua propaganda, ma non possono reagire perché rischierebbero fino a quindici anni di carcere.
Alina ha 24 anni ed ha lasciato il fratello e la cognata a Kiev, con gli occhi gonfi di lacrime dice: “È impossibile pensare al futuro, perché in questo momento non c’è futuro“.
Anastasia ha 30 anni ed ha lasciato i nonni in Donbass, perché impossibilitati a muoversi.
Olga ha 27 anni e tiene a precisare che: “Senza aiuti l’Ucraina non riuscirà a resistere e che in questo momento sta difendendo l’Europa col proprio sangue“.

Al momento non è semplice per chi opera con le nostre modalità, raccogliere, confezionare e distribuire autonomamente generi di prima necessità – sostiene Valentina Gallo, responsabile di Music for Peacema certamente non appena avremo trovato i contatti con le organizzazioni umanitarie al confine con la Polonia, si potrà inviare alimenti e medicine. Le ragazze sono devastate per il precipitare degli eventi, soffrono di sensi di colpa per aver scelto di lasciare il Paese, ci impegneremo anche a dar loro un supporto psicologico. Ricordiamo – conclude la Galloche Music for Peace ripudia tutte le guerre, come da articolo 11 della Costituzione.
Siamo indignati per tutte le guerre che esistono al mondo, questa fa semplicemente più paura perché è più vicina, ma non esistono profughi di serie a e di serie b“.