L’eredità dai nostri figli
Baden-Powell, o meglio, con tutto il titolo Sir Robert Stephenson Smyth Baden-Powell, primo Barone di Gilwell, è il fondatore del movimento dello Scoutismo a livello mondiale. Una personalità che andrebbe studiata e non solo raccontata: Generale delle British Army, Educatore, Scrittore. Un inglese della Londra bene che da militare diventa una guida, un esploratore, tanto da essere temuto dagli indigeni dell’Africa nera che lo temevano, tanto da dargli il nome di Impeesa, il lupo che non dorme mai, per il suo coraggio e la bravura nell’esplorare e nel seguire le tracce.
Uno dei tanti insegnamenti che ha lasciato ai suoi Scout e a tutte le generazioni a seguireè:
“Treat the Earth well. It is not inherited from your parents, it is borrowed from your children.”
Che potremmo tradurre come:
“Noi non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri, ma lo abbiamo avuto in prestito dai nostri figli e a loro dobbiamo restituirlo migliore di come lo abbiamo trovato.”
Un insegnamento antico, mutuato da un detto di quel popolo orgoglioso che sono i Masai.
Ma è così a pensarci: quello che noi ora abbiamo, quello che oggi gestiamo e utilizziamo, proviene a noi e siamo destinati a lasciarlo.
Se pensassimo fino in fondo a questo principio, non ci comporteremmo con fare da parassiti, come fanno gli animali o gli agenti patogeni parassitari che consumano tutto quello che c’è pensando poi di abbandonare l’ospite per andare a colonizzarne un altro. Un altro corpo da infettare, da consumare, per riprendere il ciclo.
Abbiamo fatto così con il nostro pianeta, finché c’erano altri territori da conquistare e da colonizzare – a pensarci anche Baden-Powell entrava in questo meccanismo, alla sua epoca – ma ora che sappiamo che abbiamo solamente questo pianeta, abbiamo delle risorse che stanno per finire, dovremmo proprio cambiare paradigmi di ragionamento.
Le risorse sono nella terra da quando si è formata o ha origini lontanissime nel tempo: il petrolio, giusto per citarne uno, ha una formazione nel Giurassico, tra i 200 e i 145 milioni di anni fa. Milioni di anni fa.
I nostri genitori lo hanno usato per il loro progresso e noi lo stiamo continuando ad usare per avere sempre più energia.
Loro, i nostri genitori, hanno avuto un momento di riflessione – l’austerità per la difficoltà nell’approvvigionamento del petrolio – ma non l’hanno ascoltato, ora tocca a noi. E’ un ragionamento grande, straordinamente “alto”, che ci parla di risorse energetiche, di approvvigionamenti, di strategie industriali, di piani nazionali o europei, sicuramente. Ma ci parla anche delle semplici cose, dei comportamenti che abbiamo quotidianamente. A volte è sufficiente fare un piccolo gesto per generare un grande cambiamento, come quando si mette, tutti i giorni una moneta in un salvadanaio per creare qualcosa da lasciare in eredità dopo.
Come diceva Martin Luther King, “È sempre il momento giusto per fare la cosa giusta.“.