Eleutha: la libertà di Guendalina Stabile

“Il guaio è che gli uomini studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla.” Penso a questa frase di Luciano De Crescenzo quando inizio a leggere le esperienze di Guendalina Stabile.

Dopo essersi laureata all’Università Luiss di Roma, con un percorso che ha combinato studi in Impresa e Management e una specializzazione in Marketing, ha scelto di seguire la propria passione per i viaggi e la comunicazione digitale.
Nel 2018, con grande determinazione, ha creato un progetto che unisce queste due dimensioni, trasformando il suo interesse in una carriera freelance. Oggi è una professionista del Content Creation e della Comunicazione Digitale, lavorando su blog e canali social che raccontano storie di viaggio, e supportando brand e individui attraverso consulenze mirate a migliorare le loro strategie online e offline. Ha saputo creare una community appassionata e un lavoro che riflette a pieno la sua identità e i suoi valori.

Si definisce una “Libera Viaggiatrice” che ha come centro del suo modo di agire l’ottimismo, nella passione e nella libertà. Inizio a porle alcune domande proprio con la sensazione che mi condurrà alla scoperta del suo mondo interiore, così come, seguendola sui social network conduce nei vari angoli del mondo.

Il tuo progetto di Content Creation e Comunicazione Digitale è iniziato nel 2018. Cosa ti ha spinto a lasciare il percorso tradizionale post-laurea e creare qualcosa di tuo, coniugando passione e lavoro?

Nel 2017 ho concluso il mio percorso di laurea magistrale in economia e marketing ed ho subito cominciato a lavorare in una grande azienda nel settore del marketing. Il blog e la relativa pagina Instagram sono nati proprio nel 2018 come hobby mentre svolgevo il mio lavoro principale. Ho sempre avuto un grande amore per i viaggi sin da bambina, trasmesso in primis dalla mia famiglia che mi ha sempre portato in viaggio con sé intorno al mondo. Mi ha inoltre sempre entusiasmato scattare foto e scrivere dei miei viaggi e quindi un progetto online che coniugasse i social e la mia formazione di marketing, le foto e la scrittura di viaggio è entrato in modo del tutto naturale nella mia vita.

Il progetto “eleutha” è cominciato quindi come attività parallela al mio lavoro e piano piano ha preso sempre più spazio fin quando è diventato nel 2022 il mio lavoro principale. E’ stato un lungo percorso sicuramente mosso dalla volontà di trasformare la mia passione nel mio lavoro. Purtroppo non mi rispecchiavo nella vita d’ufficio che stavo conducendo e questo ha sicuramente alimentato il mio desiderio di cercare una vita che mi desse più libertà e che mi soddisfacesse appieno. Oggi sono davvero felice della mia scelta.

Viaggiare è una parte centrale del tuo progetto. Come sono cambiate le tue esperienze di viaggio da quando hai iniziato a crearne contenuti per il tuo blog e i canali social? Hai notato un impatto sul modo in cui ti relazioni con i luoghi e le persone che incontri?

Il mio progetto online ha sicuramente inciso sul modo che ho di rapportarmi ad un viaggio perché ad oggi non è più solo vacanza ma a tutti gli effetti anche lavoro. Anche quando non sono in viaggio appositamente per creare contenuti per un brand o una struttura ricettiva ma solo per il mio piacere personale, ho comunque il pensiero di creare contenuti autentici ed interessanti per la mia community. Quando la passione diventa lavoro si finisce per lavorare sempre e non lavorare mai allo stesso tempo. Ad esempio uno dei miei ultimi viaggi che non aveva nulla a che fare con collaborazioni di lavoro è stato l’on the road nell’ovest degli Stati Uniti che la mia migliore amica ed io ci siamo regalate per i nostri 30 anni. Non avevo nessun obbligo di creare contenuti ma quei paesaggi mozzafiato e le atmosfere da film mi hanno ispirato tanti contenuti foto – video che hanno raccontato la nostra avventura e che sono stati apprezzatissimi dalla mia community di viaggiatori. Quando invece sono in viaggio appositamente per creare contenuti è a tutti gli effetti lavoro con impegni, scadenze, un programma da seguire ed obiettivi da raggiungere in cui però cerco sempre di vivere appieno momenti e destinazioni. La linea che separa lavoro e vita personale è molto difficile da mantenere ma faccio sempre tutto con grande entusiasmo e gratitudine per riuscire a lavorare facendo quello che amo. 

Oltre a creare contenuti di viaggio, offri consulenze di marketing. Come riesci a bilanciare il lato creativo con quello strategico e consulenziale? E come questi due aspetti si influenzano a vicenda?

Il marketing mi ha sempre appassionato ed ha sempre fatto parte della mia vita a partire dagli anni dell’università. In fondo con il tempo due strade che sembravano così distanti come quella del creator online e del professionista nel campo del marketing si sono rivelate più vicine del previsto. L’online marketing, l’influencer marketing e la creator economy sono tutte facce dello stesso dado. Un momento in cui me ne sono davvero resa conto è stato in Thailandia. Partecipavo ad un viaggio stampa con l’ente del turismo ed un pomeriggio è stata organizzata una riunione tra giornalisti, creator, imprenditori di attività locali ed i rappresentanti dell’ente Thailandese. Abbiamo discusso di destination marketing quindi di targeting e segmentazione del mercato, di strategie di comunicazione, punti di differenziazione e di online marketing. Quel pomeriggio ho potuto dare il mio contributo sia come creator che come professionista di marketing e ricordo di aver pensato che si fosse davvero chiuso un cerchio e che tutto il mio percorso, per quanto insolito, avesse avuto un senso.





Lavorare come freelance in ambito digitale richiede una continua innovazione. Come ti mantieni aggiornata sulle nuove tendenze nel mondo della comunicazione digitale e quali strumenti trovi più utili per migliorare la tua strategia?

La mia e quella dei miei colleghi è una professione in continuo cambiamento e che sono consapevole continuerà a cambiare nel corso degli anni. Dovremo essere bravi a cambiare col mercato. Personalmente cerco di rimanere sempre aggiornata attraverso podcast o conferenze ma soprattutto essendo sempre presente sulle piattaforme e confrontandomi con colleghi italiani ed internazionali. Essere presente ogni giorno è l’unico modo per rimanere aggiornati in un mondo in divenire.

I social media sono una grande parte del tuo lavoro. Qual è la tua filosofia personale quando si tratta di creare contenuti per la tua community? C’è un messaggio o un valore che cerchi sempre di trasmettere?

Cerco sempre di conoscere e condividere i luoghi del mondo in modo rispettoso e consapevole e di ispirare chi è seduto dall’altra parte dello schermo a fare altrettanto. Amo condividere luoghi ed esperienze autentiche e particolari, senza dimenticare di lasciare ai viaggiatori informazioni utili per poter replicare tali esperienze. Credo nell’ottimismo e nella positività che cerco sempre di trasmettere nelle mie interazioni online ed offline. Credo nel presentare i posti del mondo attraverso le loro bellezze naturali, la loro cultura, storia ed arte senza per forza cercare sensazionalismi come spesso si vede, ma piuttosto lasciando a volte spazio alla riflessione personale ed pensiero critico. Quando ho raccontato delle terribili condizioni di lavoro della grande miniera d’argento di Potosì in Bolivia, della storia di rinascita delle favelas Colombiane o fatto riflessioni sulle  attuali condizioni di vita dei nativi americani nelle riserve, sulla povertà di Cuba o sulla bomba atomica di Hiroshima senza dubbio non ho ottenuto grandi numeri in termini di views ed interazioni, come avrebbero attirato contenuti più leggeri, ma mi è sembrato doveroso condividere per onestà intellettuale e per cercare di raccontare davvero, con pensiero critico, un viaggio ed una destinazione.

Quanto credi che le esperienze di viaggio abbiano contribuito a modellare la tua identità? In che modo i luoghi che visiti e le persone che incontri influenzano il modo in cui vedi te stessa e il mondo?

Moltissimo. Sicuramente senza le mie esperienze di viaggio sarei una persona differente. Da ogni viaggio si torna cambiati ed arricchiti. Non solo si portano a casa le meraviglie viste ma anche le riflessioni fatte, le storie delle persone incontrate e tutto ciò che si è imparato di nuovo, da una nuova lingua ad una nuova ricetta, da una nuova tradizione  a nuove possibilità di vita. Viaggiare mi ha fatto capire più di ogni altra cosa quanto il nostro sia solo un modo di vivere di tanti e che più si allarga il proprio orizzonte più si comprenda come le possibilità siano infinite. Ho dormito a casa di una famiglia che vive su una delle isole galleggianti del Lago Titicaca in Perù,  ho conosciuto un pescatore nato, cresciuto e vissuto sempre sullo stesso piccolo atollo indonesiano, ho immaginato come potrebbe essere la mia vita se decidessi di trasferirmi a Rio de Janeiro o nel nord della Norvegia. Miliardi di possibilità, luoghi e stili di vita differenti che anche se non scegli osservi ed interiorizzi e contribuiscono come tanti mattoncini a formare la persona che sei ed a forgiare ciò in cui credi.